La notte del giudizio (The Purge)- trailer
di Andrea Raciti
Dopo più di un anno dall'inizio del silenzio stampa di questo blog, il ''ciak'' torna dall'oblio, dall'esilio da un metaforico (ma non troppo) Tartaro. Non si poteva ritornare in grande stile se non con una recensione. Ma non su uno, bensì su due film. Mi riferisco alle opere horror ''La notte del giudizio'' (2013) e il sequel ''Anarchia- La notte del giudizio'' (2014), dirette da James DeMonaco.
Nella struttura sono thriller-horror tradizionali, l'azione si incentra su persone comuni che si difendono dai soliti maniaci assassini di turno. Ma rispetto ad altri film recenti dello stesso genere questi hanno degli assi nella manica. La storia infatti è ambientata in un futuro non troppo lontano, anni '20 del nostro secolo, negli USA. Fatto sta, che la più grande democrazia del ''mondo libero'' è governata da un regime autoritario di ''nuovi padri fondatori''. Il nuovo regime ha praticamente risolto il problema della disoccupazione e anche la criminalità è ormai quasi inesistente. Tutto ciò grazie all'istituzione da parte dei nuovi padri fondatori di una ''giornata della purificazione'', da cui il titolo originale ''The Purge'', che si svolge una volta l'anno, durante la quale tutti i crimini sono legali, compreso l'omicidio. Durante la ''purificazione'' rimangono chiusi gli ospedali, i pronto soccorso e i vigili del fuoco, mentre le centrali di polizia non rispondono a nessuna chiamata. Lo scopo dichiarato dei nuovi padri fondatori è quello di permettere ai cittadini un legittimo ''sfogo'' mediante una giornata di anarchia tesa alla purificazione dello spirito e del corpo, lasciando carta bianca generale per il compimento di qualsiasi malefatta. Come si può immaginare, morti e violenza senza freni e quasi sempre gratuita, quasi. Traspare infatti molto chiaramente in entrambi i film, che la giornata è soprattutto un anomalo strumento di regolazione sociale, diretto allo sterminio programmato di gran parte della massa della povera gente e del ceto medio-basso, ossia di tutti coloro che non sono in grado di acquistare un decente sistema di sicurezza per difendere la propria casa durante la follia collettiva annuale. La distopia presente in quest' horror è sicuramente un elemento, se non di novità, almeno di valorizzazione del genere. Entrambi i film oltre a far sobbalzare dalla poltrona per i brividi improvvisi, fanno anche riflettere lo spettatore, spingendolo ad andare oltre la metafora fantapolitica e a porsi qualche domanda su situazioni reali di dominio e controllo sociale.
Entrambi i film si caratterizzano per l'azione serrata, senza un attimo di respiro a causa della tensione continua, nonchè l'ottimo dosaggio dei tempi della narrazione, alternando dialoghi di breve durata con sequenze d'azione degne dei migliori action movies degli anni '90, ma (è giusto ammetterlo) con più di un prestito dagli schemi tipici delle serie tv d'azione più recenti come Lost e Prison Break. La regia di prim'ordine di James DeMonaco, contraddistinta da riprese ravvicinate, con abbondanza di primissimi piani e soggettive classiche dell'horror, è l'ingrediente d'eccellenza che permette ai due film di non annoiare lo spettatore neanche per un istante. Una pecca comune ad entrambi i film? Il cast. Tranne un ottimo Frank Grillo protagonista nel secondo film, alcuni degli interpreti chiave sono davvero scialbi e privi di personalità, forse a causa della tara costitutiva dell'horror, cioè la scarsa caratterizzazione dei personaggi finalizzata alla preminenza dell'azione (anche se ci sono alcune eccezioni tra i film horror). Complessivamente quindi si tratta di due ottimi prodotti, che consiglio a tutti coloro che hanno voglia di thriller-horror che tengano in fibrillazione, ma intelligenti e ben congegnati come questi. Stessa valutazione per ambedue i film.
The final ciak is back.
Voto: ***
Anarchia- La notte del giudizio (Anarchy- The Purge 2)- trailer
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